Piero Umiliani - Il Sito Ufficiale


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Musica Leggera

Music, Maestro!


''Annalucia'' di Piero Umiliani incisa dal Quintetto Millepiedi con Giustino Durano. La Voce del Padrone HN 2778.

"Nel mondo della Musica Leggera, la canzone è come una pietanza e l'arrangiamento è il suo condimento. Io ho cucinato una salsa piuttosto piccante ma non troppo indigesta".

Piero Umiliani


MAMBO, VALZER LENTO, SLOW FOX...


Nel corso del Novecento il confine tra jazz e musica leggera è stato ridefinito più volte, senza mai trovare una esatta collocazione. L'unica certezza che abbiamo sull'argomento è proprio quella dell'impossibilità di stabilire quale sia la linea di demarcazione tra musica "alta" e quella "bassa". Ciò che ieri era popolare adesso può essere uno standard, un motivetto swing un tempo bollato come "canzonetta" oggi è un brano "easy jazz".
Il rapporto tra Umiliani e la musica leggera, melodica o ritmata che sia, comincia nel 1952 quando le orchestre radiofoniche iniziano a trasmettere alcuni brani pubblicati delle sue edizioni Omega.
"L'Ultima Sera" una beguine con testi di Lucia Mannucci del Quartetto Cetra al quale seguiranno titoli quali "C'è un Perché", "Se Questo è l'Amore", "Eterni Perchè", "Trotta Piano, Piano"...
Il mercato discografico nazionale è un settore ancora relativamente ristretto e questi titoli, pur conoscendo un discreto successo radiofonico, non vengono incisi su microsolco. E' Intorno alla metà degli Anni 50 che arrivano i primi dischi con Orchestre come quella di
Angelo Brigada e Franco Chiari o eseguiti dalle voci melodiche di Rino Loddo, del Quintetto Millepiedi o da un giovanissimo Teddy Reno e le radio mandano in onda i suoi brani "ballabili" a ritmo di beguine, slow fox, dixie, ritmi spesso specificati sull'etichetta per sapere a cosa si andava incontro quando la puntina del grammofono cala sul disco.
Umiliani e i suoi solisti (che in privato incidono dischi pionieristici come
"Mambop" o "Formula") nel 1954 debuttano con alcuni 78 giri per la RCA con nuovi arrangiamenti di canzoni napoletane ("Luna Rossa", "Scalinatella"...) e, a ben vedere, è proprio Umiliani tra i primi in Italia a sfumare i confini tra jazz e musica popolare con il Long Playing "Dixieland in Naples" del 1955 dove celebri della canzone napoletana sono riproposti in chiave dixieland e swing.
Con lo stesso spirito di fusione tra generi e stili nel 1960 Umiliani incide con la cantante lirica Anna Moffo un disco di canzoni di
Irving Berlin tra cui la celebre "Cheek to Cheek".


PIERO UMILIANI E LIA ORIGONI:RADIO DAYS


Nel 1961 Piero Umiliani inizia una collaborazione con la cantante Lia Origoni, dalla voce classica e operistica, che darà vita a tre trasmissioni rafiofoniche di grande successo: Juke Box Sentimentale (1961), Antologia di Canzoni (1962), e Scacciapensieri (1966). Il repertorio varia dagli standard americani ("Beguine the Beguine", "Fascination"), ai classici della canzone francese ("Aujour d'hui", "A Paris") ai successi italiani ("Un'ora Sola Ti Vorrei"). C'è spazio anche per alcune composizioni originali di Piero Umiliani come la sigla "Juke Box Sentimentale" e i brani "Le Prime Stelle", "Richiamo", "Amici del Passato". Alcune delle registrazioni, anche se mai incise du disco, sono state salvate grazie all'impegno della stessa cantante ed oggi possono essere ascoltate su YouTube.

TRA NAPOLI, FIRENZE E SANREMO


Nel campo melodico la collaborazione con i cantanti dell'epoca raggiunge il suo apice con Achille Togliani, con il quale incide molti microsolchi ed effettua un lungo tour in tutta Italia, partecipando anche al 5°
Festival della Canzone Napoletana, allora molto seguito con i brani "Felicità" e "Suonno e Fantasia".
Umiliani apprezza la melodia napoletana, la considera la più originale espressione musicale del nostro paese e incide per la Polydor il 78 Giri
"O Ciuciariello" e "Serenatella Sciuè Sciuè". Il rapporto musicale con Napoli non si esaurirà in quegli anni d'oro, ma si evolverà sino alla sperimentazione elettronica degli Anni 70 con il disco "Switched on Naples" e una sconvolgente versione de "O Pazzariello".
Con un altro artista molto popolare, il toscano
Odoardo Spadaro, Umiliani realizza il progetto "Le Canzoni Firenze" inciso per la Rca Camden.
Il 1957 è l'anno del Festival di Sanremo dove partecipa come autore ( vd. sezione dedicata) ma anche un anno di riflessioni e studio poiché - è Achille Togliani ad annunciarlo alla stampa - il maestro si ritira per qualche mese dalle scene per dedicarsi allo studio del jazz. Nonostante la svolta jazzistica e cinematografica che inizierà l'anno successivo con la colonna sonora de
I Soliti Ignoti Umiliani non abbandona mai totalmente il territorio leggero, sia con progetti personali come "I Classici del Mare", uno dei pochi LP dell'etichetta Omicron ufficialmente distribuito nei negozi di dischi, sia inserendo nelle sue colonne sonore (vd. sezione dedicata) brani interpretati da cantanti e gruppi quali Miranda Martino ("Le Ambiziose"), Nico Fidenco ("La Celestina P.R."), Sergio Endrigo ("Un Colpo da Mille Miliardi"), Catherine Spaak ("La Notte è Fatta per Rubare") Gianni Meccia ("Colpo Gobbo all'Italiana", "Mariti a Congresso", Gisella Ferrini ("002 Agenti Segretissimi"), Orietta Berti ("Agente 3S3 Massacro al Sole"), Toni Cucchiara ("Bianco, Giallo, Rosso, Rosa", "Tutto il Bello dell'Uomo") Joe Sentieri ("Roulotte e Roulette") , Anna Arazzini ("La Morte Bussa due Volte"), I Corvi ("Che Notte Ragazzi!"), e persino la band rock-progressive de Il Balletto di Bronzo ("Cinque Bambole per la Luna d'Agosto").
Al di fuori del ramo delle colonne sonore e sigle televisive Umiliani incide tra il 1961 e 1962 alcuni 45 giri per la
Carosello, due sono di jazz e due di gusto più pop tra cui una versione del brano di Domenico Modugno "Notte di Luna Calante" e il classico "Ma L'Amore No". Gli Anni '60 sono quelli del Cantagiro, una gara canora con diversi cantanti in giro per l'Italia giudicati da giurie popolari scelte nelle varie città. Per la manifestazione Umiliani scrive per per Roberto Davini "Diamoci del Tu" (1963) e per i Rokketti il brano rhythm and blues "Black Time" (1967). Sempre di quel periodo, ma non legata ad alcun concorso è "Pioggia di Immagini" per il cantante Renzo accompagnato dai Quentrals (1968).

SCRITTORI IN MUSICA


Un capitolo a parte è quello delle canzoni interpretate dall'attrice-cantante
Laura Betti su testi di scrittori quali Alberto Moravia, Mario Soldati, William Demby, l'attore e regista Vittorio Caprioli e Pier Paolo Pasolini. Umiliani, musicista apprezzato dai letterati, stende sul pentagramma le musiche per una raccolta di canzoni dall'impronta teatrale, intense e controcorrente tra cui il pasoliniano "Valzer della Toppa", che diventa un piccolo classico, portato al successo da Gabriella Ferri a metà degli Anni 70 e incisa anche da Erika Grassi, all'incirca quando lo stesso Umiliani, celatosi dietro l'identità dell'Ingegner Giovanni e Famiglia esegue al moog il brano elettronico Telstar dell'inglese Joe Meek.
Si potrebbe continuare all'infinito cercando connessioni e riferimenti tra Umiliani e il pop, il beat, il folk e il funk ma, a ben vedere, è proprio lui a creare il motivetto leggero per eccellenza, tre note immortali e canticchiate in tutto il mondo, ma questa è un'altra storia...

''Jumping the Mambo'' scritta da Umiliani e incisa dall'Orchestra di Angelo Brigada su 78 giri VIS VI 5627.

Particolare dello spartito di ''L'Ultima Sera'' trasmesso alla radio nel 1952.

Nuovi arrangiamenti di brani celebri nell' EP ''Ricordate'' (RCA Italiana EP 10014-2)

La cantante Lia Origoni

Gianni Meccia ha cantato molti brani di Umiliani, tra cui ''Sole non Calare Mai'', RCA PM45 3201.

''I Classici del Mare'', 1967. Escursione nel pop dell'etichetta Omicron (LPM 0013).

Il 78 Giri ''O Ciuciariello / Serenatella Sciuè Sciuè (Polydor 64532)

Piero Umiliani e Achille Togliani insieme in questo LP (Cetra LP 101).

''Black Time'', I Rokketti al Cantagiro 67 (CDB 1003)

''Diamoci del Tu'' di Roberto Davini, 1963 (Ciak 5016).

Umiliani esegue ''Notte di Luna Calante'' di Domenico Modugno.

Piero Umiliani e Laura Betti. Testi di Moravia, Pasolini, Soldati, Caprioli. Jolly EPJ 3000.

''Telstar'' inciso con lo pseudonimo de L'Ingegner Giovanni e Famiglia (RCA 1973).

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